Impaginazione di un libro su Word: tutti i trucchi per farlo correttamente
Impaginare un libro è un’operazione delicata che può richiedere molti sforzi. Dopo la scrittura contenutistica, infatti, anche la forma di un libro è fondamentale per la sua lettura.
Il programma più conosciuto di videoscrittura è sicuramente Word. Chi scrive con questo programma solitamente ne sfrutta al minimo le funzioni rispetto alle sue potenzialità.
Per capire come impaginare un libro in maniera corretta bisogna innanzitutto selezionare le corrette dimensioni della pagina. Ogni casa editrice ha le sue regole che determinano la quantità di testo compresa in ogni pagina e la dimensione degli spazi bianchi. Generalmente il margine superiore è maggiore di quello inferiore (dove di solito si trovano i numeri di pagina). Il margine che sta dalla parte della rilegatura è più ampio di quello che si trova dalla parte esterna della pagina: si parla del margine sinistro nelle pagine dispari (cioè quelle che sono a destra in un libro aperto) e del margine destro nelle pagine pari.
È molto importante scegliere anche un carattere che aiuti la lettura e la concentrazione. Bando, quindi, ai caratteri particolarmente lavorati o che ricordano la scrittura a mano. Il carattere più diffuso per i libri di studio è il Times new roman. I libri di lettura, invece, prediligono generalmente il Garamond nelle sue diverse versioni. Entrambi i font sono molto neutri e consentono la lettura prolungata senza stancare lo sguardo.
L’interlinea che consente di impaginare correttamente un libro è di 1,5. Questa misura è standard e funziona per testi di qualsiasi tipo, sia di manualistica che di narrativa. Un’interlinea più fitta è tipica delle edizioni economiche, ma non è mai la prima scelta degli editori per la pubblicazione del libro. Per quanto riguarda i libri di manualistica, un’interlina inferiore a 1,5 è generalmente usata per le citazioni o per gli esempi pratici, in modo da distinguerli dal corpo del testo.
I margini
Quando si deve comprendere come impaginare un libro il primo pensiero va ai margini. Come già visto in una precedente panoramica sui margini, lo spazio cambia da libro a libro. Il margine del lato che viene rilegato non può comunque essere inferiore ai 3 cm, così come il margine inferiore, soprattutto se ci vanno i numeri di pagina.
Il margine libero oscilla tra i 2,4 e i 4 cm a seconda di quanto si vuole centrare il testo nella pagina.
Il margine superiore può arrivare fino a 6,5 o 7 cm, a seconda della dimensione del libro (nei tascabili è più piccolo che nelle edizioni classiche).
Un caso particolare è rappresentato dalle raccolte poetiche. Il testo poetico può essere inserito allineato a sinistra oppure centrato nella pagina. Nel caso di testo con layout centrato, i margini sono più o meno uguali sui due lati. Nel caso di poesie allineate a sinistra, per il margine sinistro valgono le regole dei testi in prosa, mentre il margine destro può non essere impostato perché il testo non arriva a quel punto della pagina.
I capoversi
Nella cura dell’impaginazione grafica di un libro bisogna prestare attenzione anche ai capoversi. Interrompere il flusso del testo, soprattutto di quello in prosa, è importante per segnalare il sopraggiungere di un nuovo argomento. Ecco perché il capoverso dev’essere rientrato di almeno 0,5 cm.
Nei testi poetici il capoverso viene deciso dall’autore e difficilmente si può intervenire a proprio piacimento.
Impaginare le note
Un punto molto dolente nell’impaginazione e stampa digitale di un libro sono sicuramente le note. Le note a piè di pagina sono generalmente usate per spiegare e ampliare concetti non troppo chiari nel testo, oppure per dare ulteriori riferimenti bibliografici o approfondimenti. Generalmente, comunque, le note sono tipiche della manualistica più che della narrativa.
Le note vanno impaginate con la funzione a loro dedicata, che permette di scriverle in progressione numerica. Di solito le note a piè di pagina si scrivono con lo stesso font del testo normale ma due punti più piccole: se, per esempio, il corpo è in Times new roman 12, le note andranno in Times new roman 10. Al contrario del testo, le note devono avere l’interlinea singola in modo da avere tutto il testo accorpato. Si possono giustificare le note, anzi è preferibile farlo, mentre non ci sono regole per il rientro del primo capoverso. Di solito viene solo allontanato di uno spazio dal numero che segnala la nota, senza ulteriori rientri.
Come impaginare le immagini
Nei libri ci possono essere anche immagini e fotografie: come impaginare le immagini di un libro senza che perdano il loro potere?
Innanzitutto bisogna decidere se stampare il libro con una sezione fotografica apposita o con le immagini inserite nelle pagine a cui fanno riferimento.
Quando i libri vengono stampati con una sezione fotografica, tradizionalmente essa si trova al centro del libro. Le pagine sono diverse da quelle su cui dev’essere stampato il testo, poiché sono realizzate in carta lucida fotografica. il layout di pagina prevede una o due foto per pagina, quasi tutte orientate in senso orizzontale. In caso di ritratti verticali, essi prendono tutta la pagina.
Al contrario, le foto che vengono impaginate nella stessa pagina del testo possono avere un layout in linea con il testo o incorniciato: in questo secondo caso è come se il testo girasse intorno all’immagine. Nei libri di testo e nella manualistica è più probabile che le foto vengano inserite nella pagina di pertinenza perché fanno riferimento a un concetto spiegato in quel luogo del testo. Nei libri da collezione o in quelli di lettura invece si preferisce la sezione fotografica.
Grafici e tabelle
Tra i consigli pratici su come impaginare un libro non può mancare il suggerimento sul posizionamento di grafici e tabelle. È meglio che le tabelle e i grafici abbiano un layout orientato in orizzontale e che non ce ne siano più di due o tre per pagina.
L’impaginazione è simile a quella del testo in prosa, con lo stesso rispetto dei margini di pagina. Se i grafici e le tabelle vengono impaginati nella stessa pagina del testo, essi tendono ad occupare metà pagina. Possono comunque essere posizionati anche in una sezione apposita finale.
Le formule alfanumeriche
I libri di materie scientifiche hanno di solito molte formule matematiche contenenti numeri, lettere e simboli particolari. Come fare per impaginare formule alfanumeriche? Generalmente queste formule formano un capoverso a sè stante e sono centrate rispetto al corpo del testo. Si predilige un font corsivo e leggermente più piccolo rispetto al testo normale. Se ci sono dei simboli da mettere in rilievo per la spiegazione si possono mettere in grassetto.
Se ci sono delle formule o dei simboli che compaiono all’interno del testo, è comunque sempre preferibile usare la forma del corsivo per evidenziarli rispetto al resto del testo.
Nel caso di libri con esercizi, quindi con intere pagine di sole formule, vale il principio del testo in prosa: ogni riga con ogni esercizio va distanziata dalla precedente con un’interlinea di almeno 1,5. In presenza di frazioni è meglio stabilire l’interlinea a 2.
Come controllare la corretta impaginazione con Word
Il programma di videoscrittura Word è molto comodo per l’impaginazione di un libro perché consente di controllare l’impostazione del libro facilmente grazie ad alcuni tasti.
Innanzitutto, nella barra degli strumenti di Word è possibile reperire un tasto che ha la forma di una P rovesciata. Passando con il cursore sopra quel tasto appare la scritta Mostra tutto. Attivando quella funzione si mostrano tutti i segni d’interpunzione, i capoversi e i rientri per verificare se ci sono stati errori di battitura o di formattazione.
Un altro meccanismo di controllo, anche se non riguarda direttamente l’impaginazione o la stampa, è il correttore automatico. Dopo aver pensato alla formattazione del libro, bisogna curare anche la scrittura evitando di fare refusi. Il correttore automatico serve proprio a questo, ossia ad evitare che delle sviste si tramutino in degli errori. Il correttore segnala anche l’abuso dei segni di interpunzione, come l’apposizione di due punti, due virgole o la ripetizione di una parola, ma segnala anche gli spazi errati tra parole e punteggiatura.
L’impaginazione della copertina
Oltre a curare il layout del libro all’interno, quando ci si interroga su come impaginare un libro si deve pensare anche alla copertina.
Per creare copertine esistono programmi più o meno professionali, come quelli della suite Adobe ma anche quelli del pacchetto Office, ad esempio Publisher.
La copertina deve ospitare nella parte davanti il titolo e il nome dell’autore, possibilmente in un font leggibile e non troppo lavorato. Bisogna poi posizionare l’immagine, che può essere centrata o a tutta pagina. Nei libri di narrativa le tendenze attuali sono per le immagini a tutta pagina con autore e titolo che si sovrappongono all’immagine. Nei libri di studio, al contrario, c’è generalmente una parte in alto dove scrivere il titolo e l’autore in modo molto sobrio, e una parte centrale dove c’è un’immagine pertinente. Il nome della casa editrice è sempre in basso al centro.
Nella quarta di copertina ci sono, di solito, una sintetica biografia dell’autore e una piccola sinossi del libro. Nel caso ci siano la seconda e la terza (cioè le due ali pieghevoli all’interno del libro) che raccolgono sinossi e biografia dell’autore, la quarta di copertina può essere vuota o raccogliere le citazioni della critica sul libro.
I vari tipi di stampa e di rilegatura
Dopo l’impaginazione del libro deve avvenire la stampa tipografica. Le pagine vengono stampate con metodi tradizionali e in fronte retro. La copertina, invece, viene stampata in digitale con tecniche ad alta risoluzione per far risaltare perfettamente le immagini scelte.
A quel punto l’involucro del libro e il suo contenuto sono da unire: in questo momento è importante scegliere il tipo di rilegatura.
La brossura a colla è usata per i libri con la copertina morbida e che generalmente non superino le 500 o 600 pagine. Con questa tecnica la copertina viene incollata al dorso delle pagine con una speciale colla a caldo. Le presse tipografiche tengono il libro in forma finché la colla non si è asciugata.
La brossura fresata è tipica di libri più pregiati di molte pagine o di libri di narrativa che sono nuove uscite ed hanno la copertina rigida. Le pagine che vanno incontro a questo tipo di rilegatura vengono divise in fascicoli o quinterni, che vengono cuciti con filo di stoffa tra di loro. Tutto il gruppo di pagine viene poi cucito alla copertina rigida con speciali macchinari: i libri rilegati in questo modo hanno una durata mediamente maggiore e una migliore tenuta di pagina.
Grazie. Suggerimenti utili
Scrivo romanzi e dopo averli fatti stampare mi cimento a rilegarli personalmente. Il formato che prediligo è A5 e dopo aver impilato le pagine, blocco il tutto su una speciale morsa che mi sono auto costruito. Effettuo dei tagli con un seghetto sul bordo da rilegare e letteralmente lo cucio con del filo sottile ma tenace e lo fermo con del bostik dentro i tagli ottenuti precedentemente. Quando il tutto si sarà asciugato, tolgo il libro dalla morsa e lo collogo su un’altro tipo di morsa basculante che mi permette di incollare la copertina. Ad asciugatura ultimata passo alla fase di taglio bordi tramite un taglia risma capace di tagliare sino a 250 fogli in un sol corpo. Ed il libro è concluso.